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31/12/11
23/11/11
LA SCUOLA DEGLI ANIMALI
LA SCUOLA DEGLI ANIMALI di G.H.Reavis
C'era un tempo in cui gli animali
avevano una scuola. Dovevano creare un corso di studi che soddisfacesse
tutti, così scelsero quattro materie: corsa, arrampicata, volo e nuoto.
Tutti gli animali, naturalmente, studiavano tutte le materie.
L'anatra era molto brava nel nuoto, in
effetti era più brava del suo insegnante. Ottenne dei voti sufficienti
nella corsa e nel volo, ma era pessima nell'arrampicata, così le fecero
abbandonare il nuoto in modo che si esercitasse nell'arrampicata. Dopo
un po' aveva solo dei risultati medi nel nuoto, ma medio era ancora
accettabile, almeno a scuola, e nessuno, a parte l'anatra, si preoccupò
molto di questo.
L'aquila era considerata un elemento
disturbatore. Nella sua classe di arrampicata batteva tutti
nell'arrivare sulla cima degli alberi, ma aveva il suo modo particolare
di arrivarci, che era però contro le regole. Doveva sempre fermarsi dopo
la scuola e scrivere:"Imbrogliare è sbagliato". Questo la trattenne dal
volare in alto, cosa che lei amava, ma i compiti della scuola venivano
prima di tutto.
L'orso venne bocciato perché dicevano
che era pigro, specialmente d'inverno. La sua stagione migliore era
l'estate, ma allora le scuole non erano aperte.
La zebra bigiava le lezioni e faceva un
sacco di assenze, perché i pony la prendevano in giro per le sue
strisce e questo la rendeva molto triste.
All'inizio, il canguro era tra i
migliori nella corsa, ma si scoraggiò quando gli dissero che doveva
muoversi velocemente su quattro zampe, come facevano i suoi compagni di
classe.
Il pesce abbandonò la scuola perché si
annoiava. Per lui tutte e quattro le materie erano la stessa cosa, ma
nessuno lo capì, perché nessuno aveva mai visto un pesce.
Lo scoiattolo ricevette un 10 in
arrampicata, ma il suo insegnante di volo lo fece partire da terra,
invece che dalla cima degli alberi.Le sue gambe erano così indolenzite
ad esercitarsi in quei decolli che cominciò a prendere 7 in arrampicata e
6 nella corsa.
L'ape era il problema più grande di
tutti, così l'insegnante la mandò dal dottor Gufo per degli esami. Il
dottor Gufo disse che le ali dell'ape erano troppo piccole per volare ed
erano anche nel posto sbagliato. L'ape non vide mai la relazione del
dottor Gufo e così andò avanti e continuò lo stesso a volare. Io penso
di conoscere qualche ape e voi?
L'anatra è il bambino che va bene in
matematica e male in inglese e gli vengono assegnati degli esercizi di
recupero dall'insegnante di inglese, mentre i suoi compagni stanno
facendo matematica. In questo modo perde il suo vantaggio in matematica e
va solo abbastanza bene in inglese. L'aquila è il bambino che si
trasforma in un "disturbatore" perché ha il "proprio stile" di fare le
cose. Anche se non sta facendo niente di male, il suo anticonformismo è
percepito come un disturbo ed è per questo che viene punita.
Chi non riconosce l'orso? E' il bambino
che sta benissimo in campeggio, che cresce e si afferma fuori
dall'ambito scolastico, ma a scuola è veramente scarso.
La zebra è quel bambino insicuro, grasso
o alto o basso, pochi si rendono conto che il suo insuccesso scolastico
è dovuto alla sua percezione di essere socialmente inadeguato.
Il canguro è quello che invece di
insistere, rinuncia e diventa quel bambino scoraggiato il cui futuro
scompare, perché non è stato apprezzato.
Il pesce è il bambino che ha veramente
bisogno di un'istruzione del tutto speciale e non riesce a brillare in
una classe normale.
Lo scoiattolo, a differenza dell'anatra che "ce la fa", diventa un fallimento.
L'ape, ah l'ape, è il bambino che la
scuola pensa non ce la possa fare e invece, malgrado tutto, con
l'appoggio dei suoi genitori, ha abbastanza motivazioni interiori per
fare bene anche quello che gli altri pensavano non sarebbe riuscito a
fare. Ho avuto il piacere di conoscere tante api.
Tuo figlio è una miscela unica di doti
naturali, personalità e ingredienti che non si trovano da nessun altra
parte. Alcuni bambini sono dotati intellettualmente, altri hanno la
fortuna di essere dotati sul piano emotivo e molti nascono con abilità
creative.
Ogni bambino possiede la sua propria esclusiva collezione di doti naturali
I bambini non nascono forniti di un libretto di istruzioni.
I genitori efficaci continuano sempre a
imparare, a studiare e a personalizzare le istruzioni per i propri
figli. Ogni bambino è unico, come le sue impronte digitali; un diamante
scintillante di impareggiabile bellezza. Non permettete che vostro
figlio diventi un canguro!
08/11/11
Per i genitori
CONSIGLI PER I GENITORI CHE UTILIZZANO IL LIBRO FACILE FACILE
Se il bambino ha già frequentato, o sta frequentando, la prima primaria
"Dopo aver letto la guida cerchi di creare un momento speciale tra lei e suo figlio: lo prenda con sé nel lettone o nel divano e legga per lui la prima storia. Poi la ripeta e fino a che il bambino non ricorda tutti i nomi dei personaggi e riesce a ripetere la storia nella giusta sequenza aiutandosi con i disegni. Ripeta i suoni, lo faccia disegnare o colorare se vuole. Appenda i personaggi che troverà nel cd in cameretta e insieme cantate le sue sillabe. Non influirà nel metodo scolastico, quello è un vostro gioco. Inoltre non lo faccia scrivere, lo fa abbastanza a scuola. Il bambino deve, con calma, leggere con lei le paroline della consonante fatta. Solo a quel punto si va avanti con la storia. Crei le sillabe con il cartoncino e giochi al memory o fate una gara a leggere veloce. Metta in una scatola tutte le parole che sa leggere ed ogni giorno conti con il cronometro quanto tempo impiega a leggerle tutte. Insomma si diverta.
Si ricordi che l'ansia blocca qualsiasi apprendimento."
Se il bambino deve ancora frequentare la primaria
"Mi raccomando di utilizzare il libro solo come un gioco piacevole e divertente.
Cerchi di creare un momento speciale tra lei e suo figlio: lo prenda con sé nel lettone o nel divano e legga per lui la prima storia. Poi la ripeta e fino a che il bambino non ricorda tutti i nomi dei personaggi e riesce a ripetere la storia nella giusta sequenza aiutandosi con i disegni. Ripeta i suoni, lo faccia disegnare o colorare se vuole. Appenda il personaggio che troverà nel cd in cameretta e insieme cantate le sue sillabe. Non influirà nel metodo scolastico, quello è un vostro gioco. Inoltre non lo faccia scrivere, lo farà abbastanza a scuola. Il bambino deve, con calma, leggere con lei le sillabe della consonante fatta. Solo a quel punto si va avanti con la storia. Potrebbe anche non far leggere le parole. Crei le sillabe e le vocali con il cartoncino e giochi al memory o fate una gara. Insomma si diverta.
Si ricordi che l'ansia blocca qualsiasi apprendimento"
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o consiglio sull'utilizzo del metodo.
Manuela
Se il bambino ha già frequentato, o sta frequentando, la prima primaria
"Dopo aver letto la guida cerchi di creare un momento speciale tra lei e suo figlio: lo prenda con sé nel lettone o nel divano e legga per lui la prima storia. Poi la ripeta e fino a che il bambino non ricorda tutti i nomi dei personaggi e riesce a ripetere la storia nella giusta sequenza aiutandosi con i disegni. Ripeta i suoni, lo faccia disegnare o colorare se vuole. Appenda i personaggi che troverà nel cd in cameretta e insieme cantate le sue sillabe. Non influirà nel metodo scolastico, quello è un vostro gioco. Inoltre non lo faccia scrivere, lo fa abbastanza a scuola. Il bambino deve, con calma, leggere con lei le paroline della consonante fatta. Solo a quel punto si va avanti con la storia. Crei le sillabe con il cartoncino e giochi al memory o fate una gara a leggere veloce. Metta in una scatola tutte le parole che sa leggere ed ogni giorno conti con il cronometro quanto tempo impiega a leggerle tutte. Insomma si diverta.
Si ricordi che l'ansia blocca qualsiasi apprendimento."
Se il bambino deve ancora frequentare la primaria
"Mi raccomando di utilizzare il libro solo come un gioco piacevole e divertente.
Cerchi di creare un momento speciale tra lei e suo figlio: lo prenda con sé nel lettone o nel divano e legga per lui la prima storia. Poi la ripeta e fino a che il bambino non ricorda tutti i nomi dei personaggi e riesce a ripetere la storia nella giusta sequenza aiutandosi con i disegni. Ripeta i suoni, lo faccia disegnare o colorare se vuole. Appenda il personaggio che troverà nel cd in cameretta e insieme cantate le sue sillabe. Non influirà nel metodo scolastico, quello è un vostro gioco. Inoltre non lo faccia scrivere, lo farà abbastanza a scuola. Il bambino deve, con calma, leggere con lei le sillabe della consonante fatta. Solo a quel punto si va avanti con la storia. Potrebbe anche non far leggere le parole. Crei le sillabe e le vocali con il cartoncino e giochi al memory o fate una gara. Insomma si diverta.
Si ricordi che l'ansia blocca qualsiasi apprendimento"
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o consiglio sull'utilizzo del metodo.
Manuela
30/08/11
CLASSE 1 B Istituto Comprensivo Ancona Nord
Sillabe 1 from Laura Ciarmatori on Vimeo.
LA PRIMA B ASSOLUTAMENTE SPECIALE DELLA MAESTRA LAURA CIARMATORI!
e qui il meraviglioso blog dell'Istituto Comprensivo Ancona Nord
Bravissimi!
04/05/11
LE NEUROSCIENZE
ARTICOLO INTERESSANTISSIMO A PROPOSITO DELLE NEUROSCIENZE
Riporto un paio di paragrafi
...Leggere ad alta voce (cioè trasformare uno stimolo ortografico, una parola, in fonologia) implica due distinti processi cognitivi, in parte paralleli. Si parla di “modello di lettura a due vie”: una via che elabora le singole lettere (o gruppi di lettere) che compongono la parola per trasformarli in suoni; una seconda che dopo aver riconosciuto le lettere elabora la parola nel suo insieme e ne identifica il significato. Le due vie interagiscono e sono sempre contemporaneamente attive. Inoltre, entrambe richiedono un passaggio preliminare di riconoscimento delle singole lettere che compongono la parola da leggere. Ciononostante, in ambito educativo si è pensato impropriamente di riconoscere nelle “due vie” una netta dicotomia interpretata come alla base dei due diversi metodi di insegnamento della lettura, rispettivamente quello sillabico e quello globale. Dato che la seconda via di lettura ha accesso diretto al significato si è pensato che il metodo globale fosse da privilegiare. Tuttavia i dati empirici dimostrano che questo metodo è inadeguato e addirittura può aggravare le conseguenze di difficoltà di apprendimento anche lievi. Psicolinguisti e neuroscienziati lo hanno osteggiato apertamente e il loro monito è stato recepito dal governo francese che ne ha sconsigliato l’uso.
di Roberto Cubelli, Sergio Della Sala
Riporto un paio di paragrafi
...Leggere ad alta voce (cioè trasformare uno stimolo ortografico, una parola, in fonologia) implica due distinti processi cognitivi, in parte paralleli. Si parla di “modello di lettura a due vie”: una via che elabora le singole lettere (o gruppi di lettere) che compongono la parola per trasformarli in suoni; una seconda che dopo aver riconosciuto le lettere elabora la parola nel suo insieme e ne identifica il significato. Le due vie interagiscono e sono sempre contemporaneamente attive. Inoltre, entrambe richiedono un passaggio preliminare di riconoscimento delle singole lettere che compongono la parola da leggere. Ciononostante, in ambito educativo si è pensato impropriamente di riconoscere nelle “due vie” una netta dicotomia interpretata come alla base dei due diversi metodi di insegnamento della lettura, rispettivamente quello sillabico e quello globale. Dato che la seconda via di lettura ha accesso diretto al significato si è pensato che il metodo globale fosse da privilegiare. Tuttavia i dati empirici dimostrano che questo metodo è inadeguato e addirittura può aggravare le conseguenze di difficoltà di apprendimento anche lievi. Psicolinguisti e neuroscienziati lo hanno osteggiato apertamente e il loro monito è stato recepito dal governo francese che ne ha sconsigliato l’uso.
Tuttavia è bene ricordare che ci sono informazioni, come i nomi propri (di persona e di luogo geografico) e le date, che non hanno “profondità”, ma implicano relazioni arbitrarie prive di significato, e quindi possono essere apprese solo memorizzandone la “forma”. Negli ultimi anni il prevalere di metodi che hanno escluso l’apprendimento a memoria e teorizzato false contrapposizioni tra gli obiettivi didattici (di una nazione l’economia ma non i nomi delle sue città, di un movimento culturale le idee ma non i nomi dei suoi esponenti principali, di un evento storico le conseguenze politiche ma non la data, di un poeta la tematica ma non il ritmo dei versi, di un pittore l’approccio stilistico ma non il singolo quadro), ha determinato gravi lacune conoscitive: i ragazzi hanno difficoltà a collocare nel tempo gli avvenimenti storici o ad individuare in una carta geografica le città che non hanno avuto l’occasione di visitare direttamente, a godere del piacere di riconoscere un’opera d’arte. Imparare non è capire ciò che si studia, ma ricordare ciò che si è capito insieme ai dettagli e a tutti gli aspetti senza profondità che ne hanno permesso la comprensione (non soltanto il senso di una poesia ma anche il ritmo e l’assonanza che la caratterizzano). Pennac nel suo libro “Diario di scuola” perora la causa dell’apprendimento a memoria di poesie e testi letterari; la teoria dei Livelli di Elaborazione non deve essere usata per privare i ragazzi del piacere di ritrovare nella loro memoria testi e personaggi familiari. ...
PER GLI ALUNNI STRANIERI
Il primo passo è l'apprendimento della lingua italiana, sia dei bambini che dei genitori. Nel sito RAI scuola si trovano molti video interessanti