25/03/12

GLI

IL GATTO, LA LUNA E LA MAGICA FOGLIA
Nel testo è presente una delicata poesia per ricordare il gruppo GLI
Il disegno richiama le lettere

24/03/12

IO RACCONTO...LA DOMENICA

Prima l'insegnante ascolta i bambini raccontare la propria domenica, poi ogni bambino scrive e disegna.
MARTINA, CLASSE PRIMA A
2007

23/03/12

ESERCIZI PER LA GRAFIA

UN VIDEO SEMPLICE E UTILE PER IL CORSIVO:
 L'insegnamento del corsivo di Enrica Ena e Maria Efisia Piras

ECCO UN SITO UTILISSIMO DELL'OTTICO OPTOMETRISTA GIORGIO BOLLANI PER INSEGNARE LA CORRETTA IMPUGNATURA ED ESERCIZI PER FAVORIRE LA BELLA GRAFIA INOLTRE IL CANALE PER VEDERE I SUOI VIDEO 

 DEGLI ESERCIZI PER LA MOTRICITA' FINE DI LOREDANA SOLDINI


GLI OTTIMI CONSIGLI DI PAOLA DEL MONTE E TIZIANA FASAN

ESERCIZI PER LA COORDINAZIONE MOTORIA

In questa pagina dell'Istituto Comprensivo Veronella Zimella trovate dei video utilissimi per esercizi motori che aiutano la coordinazione dei bambini e degli adulti

21/03/12

FESTA DELLA MAMMA

DOPO AVER DATO INDICAZIONI PRECISE, I BAMBINI HANNO SCRITTO UN
BREVE TESTO SULLA MAMMA. DOPO LA CORREZIONE LO HANNO RICOPIATO IN CORSIVO.



 
un bel lavoretto dal sito Krokotak


QUADERNO DI LETIZIA

Ecco le foto del bellissimo quaderno di Letizia

















Grazie Letizia!

20/03/12

FESTA DEL PAPA'

I BAMBINI PRIMA HANNO DISEGNATO IL LORO PAPA', POI HANNO SCRITTO UN BREVE TESTO SEGUENDO ALCUNE INDICAZIONI PRECISE (il mio papà si chiama....ha...). DOPO LA CORREZIONE LO HANNO RICOPIATO IN CORSIVO SU DI UN FOGLIO PROTOCOLLO A RIGHE DI PRIMA INCOLLANDO IL DISEGNO ED UN BEL FIOCCO ROSSO.
 
PER FINIRE ABBIAMO AGGIUNTO UN BEL  REGALO PER IL PAPA' SEMPLICE E UTILE:  
IL DISCO ORARIO (dal sito CRESCERE CREATIVAMENTE di Rosalba Cocca))
NOI LO ABBIAMO STAMPATO SU CARTONCINO E COLORATO CON I COLORI A CERA BRILLANTI.
http://www.crescerecreativamente.org/2010/03/un-disco-orario-per-la-festa-del-papa.html


FILASTROCCHE PER IL PAPA' di Alessandra Montali

UN CUORE D’AMORE
Per la festa del papà
Auguri e baci a volontà.
Basta così, nient’altro si fa?
Un regalino, quello certo ci sarà!
Un profumo? Una cioccolata?
Una cravatta colorata?
Ma nessun regalo vale quanto il mio amore:
infinito e profondo sta tutto nel mio cuore.
                          (Alessandra Montali)



UN GIORNO PER TE, PAPA’
Buona festa, papà!
Questo giorno te lo voglio dedicare.
Per oggi non andare a lavorare!
Una dolce colazione ora ti vado a preparare
e poi fino a pranzo con te
mi piacerebbe pattinare.
Sempre con te vorrei andare
al fiume a pescare,
oppure in montagna a sciare.
Sono tante le cose che insieme potremo fare,
dai papà, per oggi, resta qui a giocare.
                       (Alessandra Montali) 
IN CORSIVO:

 Un giorno per te, papà
Buona festa, papà!
Questo giorno te lo voglio dedicare.
Per oggi non andare a lavorare!
Una dolce colazione ora ti vado a preparare
e poi fino a pranzo con te
mi piacerebbe pattinare.
Sempre con te vorrei andare
al fiume a pescare,
oppure in montagna a sciare.
Sono tante le cose che insieme potremo fare,
dai papà, per oggi, resta qui a giocare.
                      (Alessandra Montali)


16/03/12

NATALE

RACCONTO DI NATALE
Ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale.
Saluto i bambini, spiego loro che al ritorno dalle vacanze ascolterò tutti i racconti dei regali ricevuti da Babbo Natale e, per rispetto dei bambini non cattolici, non parlo di Gesù. Saluti e abbracci gioiosi.
Primo giorno di ritorno dopo le vacanze di Natale.
Saluti e abbracci.
Una bambina, non cattolica, è seria. In silenzio si avvicina a me. Sotto voce mi chiede: “Maestra Manuela, perché Babbo Natale non è passato a casa mia?”
La guardo. Nei suoi occhi c'è una grande tristezza. Mi sento malissimo. Penso a quanto ha sofferto nei giorni di vacanza non trovando nessun regalo. Penso che le è mancato il coraggio di chiedere ai genitori. Penso di averla indotta a credere di essere stata una bambina cattiva. Lei così buona, così silenziosa.
Allora la accarezzo.
Lentamente le spiego che ai bambini italiani viene raccontata questa storia per gioco. Sottovoce le dico che Babbo Natale è il loro babbo mascherato.
Le chiedo se suo padre le ha fatto un regalo. Mi guarda. Sorride. Dice di sì.
Allora le chiedo di non dire nulla agli altri bambini, per rispetto del loro gioco. Mi guarda, fa l'occhiolino e scappa, felice, al suo banco.

Molte religioni parlano di Gesù, sembra sia un personaggio realmente esistito, perché non cercare un modo per raccontare la sua storia in modo da non offendere nessuno e trasmettere buoni sentimenti? 
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POESIA DI NATALE

È la festa di un bambino
nato senza cuscino.
Nella paglia è stato posto
senza nulla addosso,
per coperta un mantello,
riscaldato dal bue e l'asinello.

Il papà,assai  stupito,
si era messo in cammino
non pensava, non credeva,
così presto non l'attendeva.
La mamma, giovane e preoccupata,
cercava una casa riscaldata,
ma è nato troppo in fretta
in una stalla molto fredda.
I pastori, sentita la notizia,
son accorsi con letizia.
Han portato piccoli doni
tante uova, un po' di latte
e dei biscotti buoni.
In cambio dell'aiuto
un sorriso han ricevuto
dalla mamma e dal papà
finalmente pieni di felicità.

Tutto il mondo ancor ricorda
questa nascita un po' strana.
Un piccolo fanciullo
indifeso e senza nulla
ha portato tanta gioia
in una notte buia.
Da allora, a Natale,
ogni bambino è festeggiato
perché unico e speciale
è ogni bimbo nato.

Manuela Duca




10/03/12

09/03/12

GUIDA ALLA LEGGE 170

DALLE LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
ALLEGATE AL DECRETO MINISTERIALE 12 LUGLIO 2011
(ad integrazione della LEGGE 170/2010)
QUESTE SONO LE LINEE GUIDA USCITE NEL LUGLIO DEL 2011. 
IL MIO LIBRO E' USCITO AD OTTOBRE DEL 2010.
LEGGENDOLE  RITROVO IL MIO TESTO ASSOLUTAMENTE IN LINEA CON TALI INDICAZIONI
(segue)

.......Si deve infatti sottolineare che le metodologie didattiche adatte per i bambini con DSA sono valide per ogni bambino, e non viceversa.

........Scendendo nello specifico del metodo di insegnamento-apprendimento della lettoscrittura, è importante sottolineare che la letteratura scientifica più accreditata sconsiglia il metodo globale, essendo dimostrato che ritarda l’acquisizione di una adeguata fluenza e correttezza di lettura.
Per andare incontro al bisogno educativo speciale dell’alunno con DSA si potrà utilizzare il metodo fono-sillabico, oppure quello puramente sillabico. Si tratta di approcci integrati che possono essere utilizzati in fasi diverse.
La metodologia di approccio che inizia e insiste per un tempo lungo sul lavoro sillabico si fonda sulle seguenti considerazioni.
La possibilità di condurre operazioni metafonologiche analitiche a livello di fonema, cioè di riflettere sulla struttura fonologica di una parola, è legata all’apprendimento del linguaggio scritto e all’istruzione formale che accompagna l’apprendimento di un sistema di scrittura alfabetica.
Le singole lettere sono costruzioni mentali effettuate sul cotinuum del parlato, mentre la sillaba aperta (consonante - vocale) può essere quindi individuata e utilizzata facilmente anche dal bambino della scuola dell’infanzia. Si potranno proporre quindi esercizi di sintesi sillabica, ricostruire una  parola a partire dalla sequenza delle sue sillabe, pronunciate ad alta voce dall'insegnante; esercizi di riconoscimento di sillaba iniziale, finale, intermedia; si possono formare treni di parole dove la sillaba finale della prima costituisce quella iniziale della seconda; si possono proporre inoltre giochi fonologici per il riconoscimento e la produzione di rime, oppure tombole e domino con immagini e sillabe da associare.
..........(continua).....
È opportuno effettuare attività fonologiche nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e nella prima e nella seconda classe della scuola primaria. Si potrà dedicare ogni giorno una parte dell’attività didattica ad esercizi fonologici all’inizio delle attività o tra un’attività e l’altra, o quando c’è bisogno di recuperare l’attenzione, a classe intera o a piccoli gruppi, con chi mostra di averne bisogno.
Alla scuola primaria, per far acquisire la consapevolezza fonologica, si possono proporre attività come: individuazione del fonema iniziale di parola; si possono proporre quindi parole che iniziano per vocale; individuazione del fonema finale e poi intermedio; analisi fonemica che è analoga al processo di scrittura; fusione fonemica che è analoga al processo di lettura; composizione di parole bisillabe; associazioni grafema/fonema, associando lettere e immagini; conteggio dei fonemi; raggruppamento di immagini il cui nome comincia o finisce con lo stesso suono.
Si potrà iniziare dalle sillabe semplici (consonante-vocale) e scegliere innanzitutto le consonanti continue, utilizzando poi in abbinamento parole e immagini corrispondenti.
L’approccio con il metodo fono-sillabico, adattato alle specificità dell’alunno con DSA, presenta le seguenti caratteristiche.
Ogni consonante viene illustrata come derivante dalla forma di un particolare oggetto o elemento della natura, l’iniziale della parola che lo denota essendo somigliante a quella lettera, ad es. la Montagna per la emme.
Solitamente, nei comuni alfabetieri murali o nei libri di testo, non si ha cura di tale associazione tra il suono, il segno grafico e l’immagine relativa (es. effe di fata o emme di mela): il nesso è soltanto fonetico, e dunque abbastanza debole: l’associazione mentale non è intuitivamente ovvero immaginativamente ripercorribile.
Sarebbe bene dare al bambino la possibilità di operare intuitivamente, ed anche autonomamente, connessioni interne tra ciò che gli viene presentato e la sua personale assunzione immaginativa. In tal modo, la “sintesi grafica”, in cui il disegno viene essenzializzato nella forma della lettera, si imprime come immagine mentale e consente di operare più facilmente il discernimento tra i caratteri grafici, sia nella fase di scrittura che in quella di lettura.
Si privilegia quindi un tipo di percorso che, prendendo spunto da un’immagine esteriore, renda operante intuitivamente il nesso con l’immagine mentale, per favorire poi gradualmente l’assunzione concettuale.
Tale metodo si fonda sulla considerazione che il bambino disponeanzitutto di un pensiero immaginativo. Egli non si rappresenta astrattamente le cose, non forma ancora concetti astratti, ma se le raffigura: quando gli parliamo, spieghiamo e, ancor più, quando raccontiamo qualcosa, suscitiamo nella sua interiorità il sorgere di una immagine mentale
...........(continua).....
Va detto che anche nel metodo fono-sillabico non sempre c’è coerente gradualità nella scelta delle parole esemplificative in relazione alle lettere presentate. Al bambino vengono cioè presentate parole che contengono la lettera e la sillaba che si sta studiando, ma che contengono anche altre lettere ancora sconosciute: si determina così spesso una fusione tra metodo fonico-sillabico e metodo globale, almeno nella prassi. Occorre, invece, porre attenzione ad ordinare le consonanti, e le parole esemplificative utili per il loro riconoscimento e per l’esercizio della lettura, in modo da presentare al bambino soltanto lettere già note (o che lo stanno divenendo in quanto le spieghiamo).
In ogni caso, qualunque metodo si adotti, sarebbe auspicabile iniziare con lo stampato maiuscolo, la forma di scrittura percettivamente più semplice, in quanto essa è articolata su una sola banda spaziale delimitata da due sole linee (scrittura bilineare): tutte le lettere hanno infatti la medesima altezza, iniziando dal rigo superiore e terminando in quello inferiore, mentre lo stampato minuscolo, oltre che il corsivo, sono forme di scrittura articolate su tre bande spaziali, in cui le linee di demarcazione dello spazio sono quattro (scrittura quadrilineare), in quanto vi è una banda centrale delle lettere quali la a o la c, una banda superiore in cui si spingono lettere quali la l o la b, una banda inferiore occupata da lettere come la g o la q e risultano pertanto percettivamente molto più complesse.
Si dovrebbe poi evitare di presentare al bambino una medesima lettera espressa graficamente in più caratteri (stampato minuscolo, stampato maiuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo), ma è opportuno soffermarsi su una soltanto di queste modalità fino a che l'alunno non abbia acquisito una sicura e stabile rappresentazione mentale della forma di quella lettera. L'insegnante si dovrà soffermare per un tempo più lungo sui fonemi più complessi graficamente e dovrà dare indicazioni molto precise per la scrittura, verbalizzando al bambino come si tiene una corretta impugnatura della matita o della penna, dando indicazioni precise sul movimento che la mano deve compiere, sulla direzione da imprimere al gesto, sulle dimensioni delle lettere rispetto allo spazio del foglio o del supporto di scrittura (cartellone, lavagna). Si farà anche attenzione a che il bambino disegni le lettere partendo dall’alto. In questo modo, l’alunno con difficoltà potrà avere modelli di riferimento e parametri precisi.
..........(continua).....

LINK PER IL DOCUMENTO COMPLETO

altri articoli a supporto del mio metodo
LA MUSICA AIUTA IL BAMBINO DISLESSICO

AUDIO DELLA STORIA!

Finalmente sono riuscita a registrare! Ora trovate nel cd anche la mia voce che racconta le storie di Emi e Mimmo

1LETTERA M
2LETTERA R

27/02/12

LE VOCALI

Il testo è in bianco e nero, da colorare


Esercizi per il controllo dell'emissione della voce e per la direzione della lettura.
Il bambino mette il dito nel quadratino poi segue la linea. La voce si ferma solo quando finisce la linea. 
Ripetere più volte l'esercizio.

26/02/12

LA CLASSE DELLA MAESTRA ANNA AQUILINI

LA CLASSE PRIMA B 
(Bravi Belli Buoni)

Commento della maestra Anna Aquilini: "Questo è il primo anno con una classe prima, per cui ho trovato già in adozione il libro di testo di cui si vedono le tavole in alto.Sono riuscita però ad integrarlo lo stesso con il tuo libro Facile Facile,inventando insieme ai bambini intrecci di storie...meravigliose.GRAZIE Manuela"
GRAZIE A TE ANNA!