04/05/11

LE NEUROSCIENZE

ARTICOLO INTERESSANTISSIMO A  PROPOSITO DELLE NEUROSCIENZE

di Roberto Cubelli, Sergio Della Sala


Riporto un paio di paragrafi

...Leggere ad alta voce (cioè trasformare uno stimolo ortografico, una parola, in fonologia) implica due distinti processi cognitivi, in parte paralleli. Si parla di “modello di lettura a due vie”: una via che elabora le singole lettere (o gruppi di lettere) che compongono la parola per trasformarli in suoni; una seconda che dopo aver riconosciuto le lettere elabora la parola nel suo insieme e ne identifica il significato. Le due vie interagiscono e sono sempre contemporaneamente attive. Inoltre, entrambe richiedono un passaggio preliminare di riconoscimento delle singole lettere che compongono la parola da leggere. Ciononostante, in ambito educativo si è pensato impropriamente di riconoscere nelle “due vie” una netta dicotomia interpretata come alla base dei due diversi metodi di insegnamento della lettura, rispettivamente quello sillabico e quello globale. Dato che la seconda via di lettura ha accesso diretto al significato si è pensato che il metodo globale fosse da privilegiare. Tuttavia i dati empirici dimostrano che questo metodo è inadeguato e addirittura può aggravare le conseguenze di difficoltà di apprendimento anche lievi. Psicolinguisti e neuroscienziati lo hanno osteggiato apertamente e il loro monito è stato recepito dal governo francese che ne ha sconsigliato l’uso. 


Tuttavia è bene ricordare che ci sono informazioni, come i nomi propri (di persona e di luogo geografico) e le date, che non hanno “profondità”, ma implicano relazioni arbitrarie prive di significato, e quindi possono essere apprese solo memorizzandone la “forma”. Negli ultimi anni il prevalere di metodi che hanno escluso l’apprendimento a memoria e teorizzato false contrapposizioni tra gli obiettivi didattici (di una nazione l’economia ma non i nomi delle sue città, di un movimento culturale le idee ma non i nomi dei suoi esponenti principali, di un evento storico le conseguenze politiche ma non la data, di un poeta la tematica ma non il ritmo dei versi, di un pittore l’approccio stilistico ma non il singolo quadro), ha determinato gravi lacune conoscitive: i ragazzi hanno difficoltà a collocare nel tempo gli avvenimenti storici o ad individuare in una carta geografica le città che non hanno avuto l’occasione di visitare direttamente, a godere del piacere di riconoscere un’opera d’arte. Imparare non è capire ciò che si studia, ma ricordare ciò che si è capito insieme ai dettagli e a tutti gli aspetti senza profondità che ne hanno permesso la comprensione (non soltanto il senso di una poesia ma anche il ritmo e l’assonanza che la caratterizzano). Pennac nel suo libro “Diario di scuola” perora la causa dell’apprendimento a memoria di poesie e testi letterari; la teoria dei Livelli di Elaborazione non deve essere usata per privare i ragazzi del piacere di ritrovare nella loro memoria testi e personaggi familiari. ...

PER GLI ALUNNI STRANIERI


Il primo passo è l'apprendimento della lingua italiana, sia dei bambini che dei genitori. Nel sito ITALIANO L2 (progetto associazione immigrati di Pordenone) si possono scaricare ottime schede da utilizzare: ci sono fumetti, dialoghi, lessico ed esercizi di comprensione e produzione. Ottimo!
Per i ragazzi  http://www.italianol2.info/spip.php?rubrique1
Per gli adulti http://www.italianol2.info/spip.php?rubrique17